


SEMINARIO - POST DA http://www.gianfrancomicciche.net/
Rapporto 2007 sulla legislazione: la riforma delle Assemblee Regionali
Il 29 e 30 Ottobre Palazzo dei Normanni ha ospitato i lavori del seminario interistituzionale in occasione della presentazione del “Rapporto 2007 sulla legislazione: la riforma delle Assemblee regionali, i nuovi rapporti con gli esecutivi per migliorare trasparenza, responsabilità e risultati” promosso dalla Camera dei Deputati e dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Si è svolto un dibattito serio, interessante e propositivo nonostante le diverse appartenenze politiche. Dibattito che ha coinvolto esperti, professori e studiosi, che ha visto la partecipazioni di due Presidenti di Commissioni della Camera dei Deputati: Commissione Affari Costituzionale e Commissione Stato Regioni. Vi è stata anche la partecipazione della Presidenza del Parlamento Europeo qui rappresentata per delega dall’On. Francesco Musotto, Presidente della Provincia Regionale di Palermo. Lodevole tutto l’operato ed il lavoro svolto per la perfetta riuscita del seminario dal Presidente del Comitato per la Legislazione della Camera dei Deputati, On. Gaspare Giudice.
Ma più di tutto va evidenziata la partecipazione, il dibattito ed il lavoro dei Presidenti delle Assemblee Regionali che ha prodotto un documento in 12 punti; ”Il Documento di Palermo”. Tale documento è la sintesi di un percorso comune tra i Presidenti per affrontare le problematiche inerenti la “Legislazione”, per migliorare la qualità delle leggi e la qualità del confronto tra Assemblee Regionali , Parlamento Nazionale ed Unione Europea. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che nel più vecchio Parlamento di Europa si segni una tappa importante del riequilibrio dei rapporti tra le rappresentanze democratiche elettive, resosi ormai necessario dallo scorrere dei tempi e dalla acquisita consapevolezza dei diritti naturali dei popoli e delle loro autonomie vitali.
Il 29 e 30 Ottobre Palazzo dei Normanni ha ospitato i lavori del seminario interistituzionale in occasione della presentazione del “Rapporto 2007 sulla legislazione: la riforma delle Assemblee regionali, i nuovi rapporti con gli esecutivi per migliorare trasparenza, responsabilità e risultati” promosso dalla Camera dei Deputati e dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Si è svolto un dibattito serio, interessante e propositivo nonostante le diverse appartenenze politiche. Dibattito che ha coinvolto esperti, professori e studiosi, che ha visto la partecipazioni di due Presidenti di Commissioni della Camera dei Deputati: Commissione Affari Costituzionale e Commissione Stato Regioni. Vi è stata anche la partecipazione della Presidenza del Parlamento Europeo qui rappresentata per delega dall’On. Francesco Musotto, Presidente della Provincia Regionale di Palermo. Lodevole tutto l’operato ed il lavoro svolto per la perfetta riuscita del seminario dal Presidente del Comitato per la Legislazione della Camera dei Deputati, On. Gaspare Giudice.
Ma più di tutto va evidenziata la partecipazione, il dibattito ed il lavoro dei Presidenti delle Assemblee Regionali che ha prodotto un documento in 12 punti; ”Il Documento di Palermo”. Tale documento è la sintesi di un percorso comune tra i Presidenti per affrontare le problematiche inerenti la “Legislazione”, per migliorare la qualità delle leggi e la qualità del confronto tra Assemblee Regionali , Parlamento Nazionale ed Unione Europea. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che nel più vecchio Parlamento di Europa si segni una tappa importante del riequilibrio dei rapporti tra le rappresentanze democratiche elettive, resosi ormai necessario dallo scorrere dei tempi e dalla acquisita consapevolezza dei diritti naturali dei popoli e delle loro autonomie vitali.
IL MIO COMMENTO:
Finalmente emergono tutte le criticità proprie della legge sull'elezione diretta dei presidenti di regione, dei sindaci e dei presidenti delle provincie. E' questo uno degli aspetti tra i più interessanti che sono emersi dal dibattito apertosi durante i lavori. Mi sono particolarmente compiaciuto quando, gli interventi dei segretari generali di alcune regioni d'Italia, hanno messo a nudo lo svuotamento dei poteri e del ruolo delle assemblee politiche con l'attuale legge. Ed è chiaro un aspetto: bisogna riformare la legge sull'elezione diretta dei capi di giunta, che condiziona fondamentalmente il ruolo e la funzione dell'organo politico, molto spesso mortificato anche dalla volontà dell'esecutivo di non dare seguito all'indirizzo politico: basti pensare come vengono snobbate le mozioni. Altro aspetto emerso è quello della necessità di dotarsi di uno strumento di "messa in mora dei presidenti" nel caso di cattiva conduzione. Oggi l'eventuale sfiducia dei presidenti (o sindaci) da parte dell'assemblea, causerebbe lo scioglimento dei consigli e delle giunte per tornare a votare. Tale evenienza con l'aggravante dello scioglimento dell'assemblea che vota la sfiducia, rende - praticamente - quasi innaturale ("non conveniete...") l'adozione del provvedimento per il proponente che - di fatto - si penalizza esso stesso decadendo dalla carica. Ecco che - come proposto dal Presidente Luciano Violante - andrebbe introdotto uno strumento legislativo di "messa in mora" che consentirebbe - attraverso una pre/sfiducia (diffida) - l'aggiustatura in corsa della conduzione di governo e, quindi, il rispetto di programmi ed accordi politici. Tutto quanto senza che l'assemblea veda compromesso il proprio mandato per colpe non sue, e senza avere intrapreso iniziative di recupero della legislazione in corso. Ed ancora, appare sempre di più forte attualità, la necessità di riformare la legge in linea sinergica con la legislazione elettorale nazionale ed europea in modo tale che ogni organismo, ogni istituzione abbia una propria funzione ma, nel contempo, contribuisca alla funzione complessiva, integrata. E' valido l'esempio sempre del presedente Luciano Violante delle colonne del tempio che, hanno una funzione statico-fisica propria ma - insieme ad altri elementi strutturali - contribuisce a sorreggere il timpano, la copertura; contribuisce a fare il tempio.
Personalmente, ritengo che una nuova legge elettorale - anche per gli enti locali - dovrebbe tenere in considerazione di fornire all'organo politico la possibilità di partecipazione all'amministrazione della giunta, di fare parte dell'esecutivo. Ebbene si, togliendo percentualmente (una percentuale sul complessivo dei rappresentanti di giunta) la incompatibilità tra la funzione di consigliere e quella di assessore anche negli enti locali siciliani. Mentre per i consigli regionali, andrebbe resa obbligatoria una giunta con il 40% dei componenti prelevati dai consiglieri eletti, che rimarrebbero in duplice carica (assessori e consiglieri nel contempo).Mi parrebbe un ottimo deterrente per guidare gli esecutivi verso il rispetto dei programmi di governo.
Personalmente, ritengo che una nuova legge elettorale - anche per gli enti locali - dovrebbe tenere in considerazione di fornire all'organo politico la possibilità di partecipazione all'amministrazione della giunta, di fare parte dell'esecutivo. Ebbene si, togliendo percentualmente (una percentuale sul complessivo dei rappresentanti di giunta) la incompatibilità tra la funzione di consigliere e quella di assessore anche negli enti locali siciliani. Mentre per i consigli regionali, andrebbe resa obbligatoria una giunta con il 40% dei componenti prelevati dai consiglieri eletti, che rimarrebbero in duplice carica (assessori e consiglieri nel contempo).Mi parrebbe un ottimo deterrente per guidare gli esecutivi verso il rispetto dei programmi di governo.
2 commenti:
ogni tanto bisogna porsi con lo sguardo attento al di sopra dei problemi. Soprattutto quando si fà acqua da tutte le parti
C'e posta per te
Beppe
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