lunedì 1 ottobre 2007

USCIAMO DAL SOTTOSVILUPPO: RIPARTIAMO DA NOI STESSI FACENDOCI CULLARE DALLA NOSTRA VERA STORIA

Ripartire da noi stessi, e tentare di rilanciare la nostra economia. Rilanciare la nostra economia attraverso la narrazione e la rappresentazione della ns. storia, della ns. cultura e tradizione. Attraverso la capacità, finalmente, di saperci “vendere…” quale autentico prodotto di verità etno-antropologica, artistica, storica, culturale, ambientale. Di saperci vendere… al turismo internazionale per creare le giuste condizioni di sviluppo ed equilibrico economico tanto auspicati.Per fare qualche esempio, tutto nazionale, la città di Verona ha oramai istituzionalizzato la stagione estiva della lirica attraverso la leggenda che ruota attorno alla esistenza di Romeo e Giulietta. Un mito tutto falso, di una storia mai esistita, di due soggetti o personaggi della storia che -insieme ai luoghi identificati come storici - non sono mai esistiti. E lo stupore sta nel fatto che attorno al mito è stata costruita una macchina culturale che con periodicità annuale attrae a Verona migliaia di turisti coinvolti dal cartellone della lirica estiva. E li, la capacità inventiva dell’uomo, crea le condizioni per fare economia, ricchezza per i veronesi e non solo. E non solo in estate, ma tutto l’anno.Guardiamo Palermo, per esempio, tutta soggiogata - ad oggi - dall’incapacità di rappresentare la sua VERA storia, cultura, tradizioni, architettura, arte. Incapace di creare attorno alla vera storia che appartiene alla stessa ed ai suoi cittadini, nemmeno poche unità percentuali di economia e ricchezza come l’esempio di Verona suggerirebbe (per esempio: appunto). Potremmo costruire interesse attraverso la storia ed i siti del quartiere degli Schiavoni; di quello dei Pisani. Potremmo costruire arte, lirica, teatro parlando del Serralcadio, del fiume del Maltempo (il Kemonia); della Fossa della Garofala; della depressione dei Danisinni; della navigabilità in epoche fenicia e romana del fiume Oreto; del Piede Fenicio; del Castello a Mare; della catena che veniva allunagata tra il molo trapezoidale - alla Cala - e la chiesa della Catena, per chiudere l'antico porto cittadino. Ecc., ecc., ecc. .Pertanto, la costruzione articolata di un circuito culturale-artistico-teatrale che investendo la tradizione ed avvalendosi della vera storia di Palermo, quella che andrebbe veramente raccontata, porterebbe a Palermo, in Siclia, ricchezza con un fiorente turismo. Ricchezza per i cittadini residenti e non solo. Tale potenzialità, potrebbe concretizzarzi, anche aumentando la recettività ed accoglienza turistica locali, e porterebbe Palermo ad investire sul futuro usando il vero passato da offrire a tutti coloro che vorranno portare finanze nella nostra terra. Tale potenzialità, ci indurrebbe ad uscire dalle condizioni di indebittamento economico e sottosviluppo in cui molti cittadini oggi navigano. Verona lo ha fatto e lo fa inventandosi false storie, falsi miti e leggende. Palermo, potrebbe farlo con la concreta storia.Le iniziative culturali come quella mostrata dal video sull'esposizione del Satiro Danzante, e promossa dal Presidente Miccichè, si calano dentro tali logiche, e diventano fortemente propedeutiche per programmare una nuova tendenza, una tendenza contemporanea per creare interesse ed interessi verso la storia, l’arte e la cultura che ci appartengono.Per avviarci verso la creazione dello sviluppo economico che la ns. terra ed i ns. siciliani tanto auspicano.

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