Grazie per l’onore, Presidente.E per continuare a prendere Palermo quale esempio del riportato esempio veronese, risalta semplice iniziare a strutturare il progetto(e lo faccio solo per stimolare il tracciamento del percorso iniziato sull’argomento dai partecipanti a questo blog), attraverso la storica Palermo “murata”, fortificata nel ‘5oo dal Ferramolino, e la Palermo della campagna circostante, fuori le mura.La cinta muraria circonda i quattro mandamenti di Palazzo Reale, Tribunali, Castellamare, Monte di Pietà, con il Piede Fenicio, il Kemonia ed il Papireto. La città della campagna, trova peculiarità nella fossa della Garofala, nella depressione dei Danisinni, nella Cuba, nella Zisa, nello Scibene, nella Favara, nell’Oreto, nella depressione dell’ex alveo del Papireto, ecc. ecc.Ecco, dentro quei contesti vanno ricercati gli spunti storici per costruire filologicamente il telaio del progetto, rievocando e rappresentando storie di gruppi come gli Schiavoni, i Pisani, gli Arabi della “eletta” (la Kalsa, cittadella nobile degli arabi), ecc. ecc.Ma potremmo fruire della Palermo del sottosuolo narrata e studiata dall’esperto Pietro Todaro (qanat, cisterne, percorsi militari, cave di pietra, camere dello scirocco, ecc.).Palermo ed il Centro Storico: facile tracciare una storia che fornisca impulsi intersecando la storia e l’attività delle confraternite, ancora oggi esistenti testimonianze con tradizioni, riti, siti e fabbriche architettonico religiose gestite con amore e difficoltà.Chissà, forse un Festino di Palermo lungo quattro mesi, che insieme alla rievocazione storica della peste del ‘600 (da ripetere durante tutto il periodo del cartellone della manifestazione estiva, forse anche al chiuso e senza perdere gli apparati e le macchine sceniche dopo il primo uso), rappresenti con lirica e teatro altre storie meno conosciute e tracciate nei periodi di cui sopra.E poi, perchè non utilizzare la Fondazieone Federico II per lanciare e coordinare il progetto, anche attraverso bandi e concorsi per l’affidamento delle convenzioni o concessioni dei pacchetti culturali. Tutto coinvolgendo maestranze ed artisti locali ed internazionali. Palermo (ma anche le altre città dell’isola), quale teatro per lo svolgimento di stagioni internazionali di arte e cultura, conferendo al tutto un taglio indigeno ma di interesse globale.Se vogliamo, Taormina nel suo teatro greco, ogni estate celebra la manifestazione Taormina Arte, e tutti sappiamo ciò che nella cittadina dello Ionio ogni estate avviene.Prioritariamente: credo, convincimento, determinazione.
www. gianfrancomiccichè.net
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