
Largo ai giovani e alle loro inesauribili risorse. Purchè si convenga tutti insieme che peculiarità fondamentali e caratterizzanti del fare politica siano “la militanza”, “l’appartenenza”, “il sacrificio”, “l’impegno”, “la fede”, “il rispetto dei ruoli”, “il senso ed il rispetto dei ruoli e dei principi istituzionali”. Ma giovani! Piuttosto che rimbrottare, incominciamo a sviluppare proposte credibili. Iniziamo ad essere propositivi. Attraverso il contributo costante di “fresche” proposte, e grazie alla rappresentazione delle esigenze collettive, delle priorità con cui i giovani potranno scommettersi. Con cui i giovani si potranno mettere alla prova, e su concrete problematiche. Con cui potranno dimostrare, ma nel tempo, di essere pronti per il salto; per partecipare dando il proprio valido apporto alla politica. Tralasciando chimere senza sostanza, senza che la giovane età anagrafica sia l’unica credenziale possibile. Credo che bisogni confutare la consuetudine delle pari opportunità e della tutela delle minoranze a tutti i costi. Il Paese, per crescere, ha bisogno di competenza, professionalità, voglia di donarsi per il bene collettivo. E a tal proposito torna di moda il problema della rappresentanza femminile negli scranni della politica, in quote rosa proporzionalmente rappresentate nelle liste elettorali dei partiti. ABBIAMO bisogno di politici veri e non di politici dotati unicamente dalla forte e pregnante immagine senza che gli si pretenda – comunque - competenza, professionalità e sostanza. Uomini, donne, giovani e meno giovani. SOLO POLITICI VERI. LEADER CHE SAPPIANO FARE LA DIFFERENZA; che siano rappresentativi delle istanze, delle aspettative dei loro concittadini. Dei SICILIANI onesti che guardano al futuro con gli occhi della speranza. La speranza di una ambiente sano, una terra sviluppata e all’avanguardia, un catino colmo di opportunità occupazionali per tutti e, in maniera liberale e democratica, disponibili a tutti. Presidente, ritengo che oggi sia fondamentale l’impulso che abilmente stai tentando di dare alla politica. Ritengo altamente apprezzabile il “tavolo” della dialettica che oggi hai aperto nella politica siciliana che guarda il Paese, e il resto del mondo. Il ritorno in Sicilia per contribuire a rilanciare il ruolo della politica locale e il valore dei principi istituzionale (60° anniversario docet) del Parlamento siciliano emerge quale preludio del futuro soprappeso, del ruolo della futura politica siciliana nel confronto con la politica nazionale.
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