lunedì 2 agosto 2010

Che si inauguri una concreta e responsabile stagione della "sussidiarietà tra le municipalità".





Durante la stagione estiva, si concretizzano tutte le condizioni spontanee per avventurarsi per ragioni di svago in viaggi all’interno del territorio in cui si vive. E, aldilà della stereotipata settimana dedicata alla meritata vacanza finalizzata a guadagnarsi il meritato piacevole e divertente riposo, almeno i fine settimana diventano occasione per visitare siti cittadini, storici, turistici e anche con alto interesse culturale. Tale esercizio, consente a chi vive in ampi territori, di passare – attraversandole – da una regione all’altra. Ma per chi, come noi siciliani, vive da isolano, ecco che non rimane che passare da un capoluogo di provincia all’altro; da una località turistica di mare di un versante ad un’altra posta in quello opposto; da un’attività plan air nelle nostre bellissime spiagge siciliane, a quella più amene della nostre e rigogliose campagne. Li, ci si può accorgere che un gravoso problema vissuto nella tua città e vissuto come una esasperante ed insormontabile criticità, appare del tutto inesistente – addirittura ben pianificato – in altri contesti cittadini condotti da altri auriga, altre amministrazioni. Osservi la tua terra, con il suo magico splendore e assumi sempre con più forza la consapevolezza, che tutto può dipendere da noi stessi; ti accorgi che ci si potrebbe mettere attorno ad un serio tavolo con un fare costruttivo, con l’obiettivo di mettere sinergicamente insieme tutte le esperienze vissute positivamente in proprio per donare tale livello di progresso a vantaggio della municipalità confinante o distante centinaia di chilometri dalla tua. Ci si rende semplicemente conto che, superando le barriere dello scontro politico - che nulla ha a che fare con il confronto dialettico di una democrazia civilizzata come dovrebbe attecchire in uno stato repubblicano come quello italiano – potrebbe venire semplice fare sviluppare ed espandere le eccellenze concretizzate in questa o quell’altra municipalità, nel resto del territorio regionale, partendo – appunto – da questo o quell’altro ente locale. In semplicità, se a Mazara del Vallo come a Menfi o Porto Palo le istituzioni riescono , con l’attuazione delle proprie politiche, a rendere efficiente il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti, attivando – se è il caso - la cultura della raccolta differenziata, ecco che tale modo e percorso amministrativo (quello del saper governare con mezzi, maestranze e strumenti appropriati), ecco che tale modello potrebbe esser esportato per un altro comprensorio territoriale (per esempio per Bagheria, Ficarazzi, Villabate, Palermo). Parlo di esempi, ipotetici e non in concreto, ma ciò potrebbe valere per la salvaguardia e gestione dei beni culturali; per la tutela, pulizia e fruizione degli arenili balneabili, come per i porticcioli e le antiche borgate marinare; per il controllo e mantenimento della qualità dell’aria, dei suoli e dei sottosuoli, delle acque fluviali e lacustri, per la flora e fauna marina con i fondali che da noi – in Sicilia – rivestono un alto valore archeologico noto, ma certamente ancora tutto qualto da esplorare e valorizzare. Le considerazioni sin qui rappresentate, mi portano a pensare che potrebbe essere opportuno inaugurare una definibile stagione della “sussidiarietà tra le municipalità”, mettendo in moto – partendo da una chiara, seria e competente, nonché condivisa, attività legislativa - tutte quelle azioni atte a dotare le istituzioni di leggi, regolamenti, norme d’attuazione e quant’altro necessario per consentire, a chi è più debole e meno attrezzato degli altri, di farsi tendere una mano.

Nessun commento: