martedì 7 aprile 2009

TERREMOTI: TORNIAMO A LEGIFERARE IN TERMINI DI SICUREZZA.
















Dopo i crolli di scuole e residenze per gli studenti, a causa di eventi sismici (vedi San Giuliano di Puglia e L'Aquila), ritengo sia giunto il momento di iniziare a legiferare cambiando indirizzo sull'edilizia scolastica, para scolastica ed universitaria. Ci vogliono nuove scuole, più sicure e - da oggi - costruite con strutture intelaite realizzate con elementi portanti in acciaio: di solo 2 - 3 piani fuori terra.
L'Italia è un vero museo d'arte. E' l'alto emblema artistico, culturale, architettonico, urbanistico dell'intero pianeta. Ma credo - e i fatti lo dimostrano - che davanti agli eventi sismici abbia dimostrato tutta quanta la sua debolezza strutturale: centri storici morfologicamente fantastici, ma sismicamente inadeguati. Pensiamo che l'edificio della Prefettura (la Casa del Governo) di L'Aquila si è sbriciolato. Pubblico, da oggi deve assolutamente coincidere con SICURO! Altrimenti abbiamo solo scherzato. Allora, piuttosto che cercare colpevoli da mettere sull'altare sacrificale, iniziamo a legiferare in seria e vera sicurezza. Le città devono diventare sicure e - nel contempo - la popolazione si deve sentire protetta. I centri di sismologia vanno collegati a sistemi di allarme urbani (con le sirene: d'altro canto le telecamere non le piazzano?) che consentono di avvisare i cittadini inconsapevoli dell'approssimarsi di eventi catastrofici. Nel mondo ciò avviene già, e in contesti abituati all'emergenza tale sensibilità è cresciuta: non è utopia. E’ chiaro, dobbiamo continuare a conservare e tutelare il nostro patrimonio architettonico, ma laddove non è possibile garantire la sicurezza in assoluto, bisogna evitare che la destinazione di tali spazi e luoghi assuma valenza di frequenza pubblica. Basta con le scuole ovunque ed in ogni caso. Basta con il continuare a nascondere le verità. Tempo addietro era tornato d’attualità il tema del libretto sullo stato di salute (statico, sismico, strutturale, impiantistico) degli edifici. E’ giunto il momento di riportare in Parlamento tale disegno di legge. Tutti gli edifici, il patrimonio edilizio ed architettonico del Paese (pubblico e privato) deve essere strutturalmente verificato nella sua efficienza strutturale e non. E i tecnici competenti ed onesti non mancano: basta farsi consegnare dai consigli nazionali degli architetti, ingegneri, geometri, geologi l’elenco degli iscritti a relativi ordini professionali provinciali. Nel nostro Paese facciamo un gran parlare d conpetenza professionale e di meritocrazia: quando inizieremo a mettere gli uomini giusto nei giusti posti? Io continuo ancora a sperare che ciò avvenga.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Carissimo,
bel post, molto chiaro.
Mi chiedo però cosa sia questo nuovo piano casa che dovrebbe permettere di fare sopraelevazioni, senza troppi passaggi e controlli, così le case se prima crollavano dopo la seconda botta, ora crolleranno alla prima, e i piani volando come trapezisti da un palazzo all'altro.
Missy

Michele Pergolizzi ha detto...

Sono daccordo con te. Una legge troppo sommaria. Dovrebbe essere impossibile portare avanti iniziative legislative come queste in un paese colmo di storia e di ricchezze culturali come l'Italia. Ancor più, se valutate in funzione degli effetti prodotti sulle nostre città da tragici eventi come i sismi che ci hanno colpito negli ultimi due secoli. E' ormai chiaro a tutti: abiamo bisogno di atteggiamenti politici e di governo più "specialistici" e meno impositivi per credo soggettivo dall'alto. E' chiaro, ripeto: l'Italia ha bisogno di una ventata di meritocrazia che induca chi è al timone, di mettere al posto giusto gli uomini giusti, chi ha maggiore competenze, chi ha senso civico del dovere, seno dello Stato, in una sola parola responsabilità.

Michele Pergolizzi ha detto...

Scusa per gli errori:
leggere: abbiamo al posto di abiamo; induca a mettere;senso dlelo Stato.