





Ho cliccato, è ho letto il sogno di Piermarco Burrafato. Un sogno fatto… nei Paesi Bassi.Un compiuto sogno che auspica contesti e società compiute per la Sicilia e per i siciliani.Condivido il grande rammarico, la sofferenze che prova il ns. amico blogger: sono gli stessi sentimenti; le stesse sensazioni che provo anch’io.Pertanto, ritengo che necessiti iniziare cercando di costruire le condizioni per assumere L’ORDINE, QUALE UNICO E FONDAMENTALE PRINCIPIO REGOLATORE.I contesti urbanistici e territoriali siciliani, appaiono come contenitori di storia, cultura, arte, architettura che tutto hanno - nei millenni - recapitato, ma che sostanzialmente continuano a dimostrare la disperata incapacità di dare ORDINE a tutto. E l’ORDINE come peculiarità fondamentale. Come principio regolatore.Ancora oggi, pur rilevando la natura e la sostanza delle cause; pur intravedendo la strada del grande cambiamento, in Sicilia non riusciamo a regolamentare, snellendo il percorso, i percorsi della rinascita.Nella storia dell’uomo, la città con la sua organizzazione hanno rappresentato il vero peso regolatore della civiltà degli uomini. E tale assunto, tale considerazione, ha avuto consistenza attraverso la pregevolezza dell’urbanistica delle città. Attraverso le diverse scuole di architettura che nelle città si sono avvicendate.Pertanto, se si vuole segnare il passo dell’evoluzione civile e dello sviluppo contemporaneo, dovremo effettuare un passaggio dall’urbanistica delle città. Dall’architettura delle città.Il rilancio passa dall’ORDINE che le due discipline sapranno dare. Il rilancio passerà dalla capacità che avranno i loro amministratori, ad organizzare - ridisegnandole urbanisticamente ed in maniera contemporanea - le noste città, il nostro territorio. Passerà dalla capacità nel sapere investire - oltre che nel recupero e valorizzazione dei beni culturali ed architettonici - anche nella promozione dell’architettura contemporanea.
1 commento:
Caro Michele,
Come ho già avuto modo di fare nel sito del Presidente, ti ringrazio per avermi citato in questo tuo bel post.
Come già saprai sono d'accordo con te su tutta la linea.
Volendo entrare squisitamente nel discorso architettonico, voglio solo dirti che mi piace l'architettura contemporanea nella misura in cui questa sappia farsi "vivere" e sappia creare un'armonia con l'ambiente circostante non soltanto funzionale ma anche estetica.
Spesso, qui in Olanda, mi chiedo se la gente ci viva veramente bene dentro tali edifici. Ho come l'impressione che qui si sia osato molto con la ricerca architettonica e con la sperimentazione ma che alla fine la gente cerchi comunque la casa fatta con canoni tradizionali. Tra l'altro io sono proprio uno di quelli.
Ciò nonostante capisco bene che certi esperimenti il più delle volte riguardino edifici di utilità pubblica, stazioni, infrastrutture. Ma spesso e volentieri l'architettura contemporanea viene applicata anche alle residenze private.
Ti ringrazio e ti faccio i miei complimenti per questo tuo blog e per le tue idee. Tra l'altro ho apprezzato molto l'idea che hai lanciato del treno a lievitazione magnetica. Un'idea in cui io, da buon ingegnere, credo da ormai diversi anni a questa parte.
Cordialmente,
Piermarco Burrafato
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