

Ritengo che anche la Sicilia debba attivarsi per rilanciare il dibattito architettonico. E ciò potrebbe avvenire attraverso la programmazione di n.ro 9 grandi opere di architettura, una per ognuno dei capoluoghi di provincia o per provincia siciliani. La Sicilia avamposto della Comunità Economica Europea nel rapporto con i paesi del bacino del Mediterraneo. Ecco che se, a Palermo, come a Catania, Trapani o Messina, si costruisse una nuova opera di architettura, lì scaturirebbe un nuovo interesse turistico economico a connotazione culturale, che genererebbe un forte indotto economico, necessario al rilancio della ns. isola.
Oggi il turista è attratto dalla ns. storia, dall'arte antica, dalle caratteristiche geografiche fisiche e naturali, ma non vine mosso da nuovi interessi verso opere manifesto che riqualificando lo spazio urbano, rinnovandolo, si proietterebbero verso la nascita di un nuovo dibattito architettonico. Innnescherebbe processi e flussi a sfondo culturale con forti incidenze e relazioni anche con i paesi che nel Mediterraneo si affacciano. Altre città del globo hanno già sperimentato le ricadute (Bilbao, Barcellona, Lispona, Parigi). Vale la pena, quantonemo incominciare a "PROGETTARNE" il lancio. Michele Pergolizzi
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